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Mensile, marzo 2023
www.newsfarma.it
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La prevenzione è l' arma principale sconfiggere il cancro.  

Nelle farmacie della Regione Campania è possibile prenotare senza “ impegnativa” :

  • Screening per il cancro mammario;
  • Screening per il cancro della cervice uterina;
  • Screening per il cancro del colon-retto.
I percorsi di screening sono completamente gratuiti  

Tra i tanti servizi offerti dalle farmacie ora sarà possibile anche effettuare le prenotazioni per lo screening del tumore del colon-retto , della mammella e della cervice uterina;  
questo grazie alla campagna “mi voglio bene” promossa dalla Regione Campania e l'accordo con  Federfarma Napoli.

Prevenzione del tumore al colon-retto:
il tumore al colon retto è tra le prime cause di mortalità a livello mondiale che si presenta soprattutto negli individui sopra i 50 anni di età. Tale tipo di neoplasia comincia con piccole lesioni come un polipo o adenoma, si sviluppa lentamente e comincia a sanguinare molto tempo prima della comparsa di altri sintomi. Lo scopo dello screening al colon retto è quello di offrire ai cittadini la prospettiva di una diagnosi precoce e di intervenire tempestivamente con percorsi diagnostici mirati.  
Per lo screening del tumore al colon in farmacia verrà fornito un kit per il prelievo del campione, che dovrà poi essere riportato stesso in farmacia e saranno poi queste ultime a preoccuparsi di inviare i campioni al laboratorio per l'analisi.
Lo screening è consigliato a uomini e donne tra i 50 e i 74 anni, ed è da effettuarsi ogni 2 anni.

Prevenzione del tumore a mammella e cervice:
in farmacia sarà possibile, tramite il CUP, prenotare le visite presso i distretti sanitari dell'ASL
Lo screening per il tumore alla cervice uterina è consigliato dai 24 ai 64 anni con cadenza triennale; mentre quello alla mammella riguarda le donne dai 45 ai 69 anni con cadenza biennale.

Gli esami di screening sono rivolti a persone sane, favoriscono la diagnosi precoce di una malattia esistente,in assenza di manifestazioni e sintomi della malattia, al fine di individuare precocemente lesioni tumorali, in modo di avere maggiori possibilità di guarigione.

Vanno comunque  modificati gli stili di vita (lotta al fumo, all'abuso di alcool etc) e  adottata una corretta alimentazione, queste abitudini  sono in grado modificare notevolmente la possibilità di insorgenza di patologie tumorali.

Francesca

Solidarietà Sanitaria
Conflitto Ucraino - Russo


Le Farmacie della Provincia Napoli, l' Ordine dei Farmacisti Della Provincia di Napoli e Federfarma Napoli, in collaborazione con il Consolato Ucraino di Napoli stanno provvedendo a donare farmaci e parafarmaci per la popolazione colpita dalla guerra. Chi volesse contribuire può acquistare in farmacia o donare non solo farmaci, ma anche Kit di primo soccorso e
dispositivi medici come ad es.: siringhe, guanti, cerotti, bendaggio, garza,
medicazione sterile, prodotti per l’infanzia. Sono esclusi dalla raccolta farmaci
stupefacenti e quelli appartenenti alla catena del freddo.

La raccolta è  promossa nell'ambito del progetto "Un Farmaco per tutti"
condiviso con Federfarma Napoli.
F.
  
Maskne

Cos’è e come curarlo

Ormai da un anno ci troviamo in uno stato di pandemia da Covid, ed oltre a tutte le limitazioni e le complicanzioni che ha portato nella vita comune, questa situazione ci ha ormai abituato ad usare sempre una mascherina protettiva quando usciamo di casa. È stato difficile abituarcisi, ma ormai è entrata a far parte della nostra quotidianità.
Ed è proprio per il prolungato uso della mascherina che è aumentata la frequenza di rash cutanei, irritazioni, abrasioni, ma soprattutto, l’esacerbarsi di eruzioni acneiche per le pelli più predisposte a questa patologia.
Tutte queste manifestazioni sono raccolte sotto il termine di “Maskne” un neologismo indica l’acne causato dall' uso prolungato della  "mascherina".
La mascherina, quando viene indossata, accumula l'umidità  esalata da naso e bocca, il tessuto umido a stretto contatto con la pelle, contribuisce a sua volta all'occlusione dei pori. Infatti il sebo che la pelle produce naturalmente tende ad accumularsi nei pori, specialmente se non viene garantita sufficiente traspirazione. Il risultato è che la formazione di punti neri è più probabile ed evidente soprattutto nella zona di bocca, naso e mento.
A ciò si aggiungano anche le lesioni da attrito, che, combinate alla presenza di germi, aggravano la tendenza acneica ed arrossano il viso.
Cura e Prevenzione:
Prima di tutto bisognerà usare mascherine certificate e di buona qualità, o in alternativa, utilizzare mascherine fabbricate con un tessuto che meglio si adatta al nostro tipo di pelle ( es. cotone o seta) così da evitare irritazioni; è inoltre indispensabile cambiare frequentemente mascherina, sostituendola, o disinfettando e lavando quelle riutilizzabili.
Di fondamentale importanza poi, una corretta detersione del viso con un detergente non aggressivo, asciugando con un asciugamano delicato, tamponando senza strofinare.
Nella skin care mattutina è bene non esagerare con le creme, che potrebbero, in mancanza di corretta traspirazione della pelle,  occludere ulteriormente i pori; concentriamoci quindi su una profonda detersione serale, rinfrescando la pelle con l’applicazione di un’ acqua termale dalle proprietà idratanti e lenitive, oltre all’ uso di una buona crema idratante .
È ovviamente sconsigliato l’uso del trucco nelle aree sottostanti la mascherina, perché questo non farebbe altro che diminuire ulteriormente la traspirazione della pelle ed aggravare l’occlusione dei pori pilosebacei con la conseguenza di un drammatico aumento di acne e punti neri.
Questi su esposti sono suggerimenti universamente applicabili per la corretta e sana cura della pelle; in caso di patologie come ad esempio: dermatite seborroica o atopica e gravi forme di acne oltre a questi accorgimenti è sempre opportuno, o meglio indispensabile, consultare un dermatologo per una terapia adeguata.

Francesca Cifariello







   Misure urgenti per   il contenimento dell'epidemia da   COVID-19
in  materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2

E' stato stabilito l’obbligo per “ gli   esercenti le  professioni sanitarie e  gli   operatori di   interesse sanitario che    svolgono la   loro attivita'nelle    strutture    sanitarie,    sociosanitarie     e  socio-assistenziali,   pubbliche   e    private,    nelle    farmacie, parafarmacie e  negli    studi    professionali di   sottoporsi a    vaccinazione  gratuita  per  la  prevenzione   dell'infezione   da SARS-CoV-2. ”
Come espressamente precisato nel  decreto, la   vaccinazione, che sarà effettuata nel    rispetto delle indicazioni fornite  dalle  competenti autorità  sanitarie, “ costituisce   requisito  essenziale   per l'esercizio della    professione e  per lo svolgimento delle     prestazioni lavorative” ed   è  finalizzato a “tutelare la  salute     pubblica e  mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell'erogazione delle prestazioni di cura e assistenza”.  (Decreto Legge 1°aprile 2021 n.44 G.U. n. 79 del 01/04/2021)
        
       
                
Firmato l' Accordo Quadro Tra Governo, Le Regioni e Le Provincie Autonome, Federfarma e Assofarm Per La Somministrazione Da PArte Dei Farmacisti Dei Vaccini Anti SarsCoV2


  
L'esperienza  del Cov-19

Il periodo che stiamo vivendo si caratterizza per   una   complessità che è sì tragica, ma  al tempo stesso densa di spunti di riflessione molto interessanti.  
La complessità della malattia, della sua diffusione e gestione è di sicura competenza dei tecnici, così come tutte le pesantissime conseguenze di carattere economico, ma le implicazioni che ricadono sulla vita di ogni giorno sono appannaggio di tutti e tutti possiamo e dobbiamo cogliere l’occasione per una serie di valutazioni su cosa ci è stato tolto e cosa ci è stato dato in questo periodo, sul valore di ciò che abbiamo perso e di ciò che abbiamo acquisito.
Se pensiamo alle relazioni sociali, ad esempio, o a quelle lavorative: è vero, abbiamo perso il valore del contatto fisico,dello scambio, ma abbiamo guadagnato il senso della preziosità di quelle relazioni stesse e abbiamo imparato ad usare  anche metodi alternativi, talvolta affascinanti, che ci hanno permesso di continuare a viverle; e siamo stati testimoni di sentimenti di solidarietà e di spirito di abnegazione che ci hanno insegnato il senso di fratellanza più di qualsivoglia dottrina religiosa;  oppure abbiamo scoperto la solitudine, o meglio la nostra capacità di affrontarla, di viverla, persino di goderne; abbiamo perso i nostri hobbies, i nostri sports, ma ci siamo ritrovati capaci di costruircene degli altri, a cui probabilmente non avremmo mai pensato in circostanze normali; e ci siamo incontrati con i nostri “coinquilini”, con la nostra famiglia, con cui abbiamo scoperto di avere addirittura delle affinità, o semplicemente abbiamo continuato a condividere tempi e spazi , rivendicando e stabilizzando reciproche indipendenze. Abbiamo imparato ad apprezzare ciò che prima disprezzavamo, i ragazzi hanno addirittura scoperto di sentire la mancanza della scuola, istituzione tra le più mortificate e denigrate, che adesso, purtroppo solo adesso, si rivela in tutta la sua potenzialità  di amplificatrice di valori umani, prima che culturali, catalizzatrice di energie relazionali, le più varie . Abbiamo perso la dimensione dell’aggregazione e abbiamo guadagnato quella del silenzio, del vuoto, del pulito, come nelle immagini delle nostre città vuote e silenziose  e pulite ,commoventi nella loro bellezza.
Quando si ritornerà alla “normalità” ognuno di noi si porterà addosso la cicatrice del dolore vissuto, ma anche  la consapevolezza che esiste una parte di noi ,  più intima e profonda, capace di trovare in se stessa risorse  e sensibilità, capace di valorizzare potenzialità  che nella” normalità” non vengono sollecitate e sono destinate a restare inespresse.
GS

  
Anche per misurare la pressione ci sono regole precise
misurare la pressione solo quando non ci si sente bene può portare ad un errata diagnosi

Come varia la pressione nell'arco della giornata?

Si è visto come i valori più alti vengono riscontrati al mattino appena svegli che vano ad abbassarsi progressivamente nell'arco della giornata fino alla sera, dove riscontriamo i valori minimi.

Quindi come si effettua correttamente la misurazione della pressione?

È consigliabile misurarla due volte al giorno; la mattina prima di colazione e la sera prima di andare a dormire, ripetendo l'operazione un paio di volte o anche più a brevi intervalli  per stimare una media di valori

Lo sapevi che i valori pressori cambiano a seconda della stagione?

La prima descrizione delle variazioni stagionali nella misurazione della PA è stata descritta dal Dottor Rose nel 1961 e posta in relazione ai cambiamenti della temperatura ambientale esterna, oltre che l’introito di sodio, l’adiposità, l’attività fisica.
Successivamente negli anni ottanta  è stato documentato durante la stagione invernale rispetto all’estate un aumento medio di 6–7 mmHg per la massima e di 3–4 mmHg per la minima.
Questo andamento stagionale è evidenziabile sia nei soggetti normotesi che negli ipertesi, ed in maggior modo tra i soggetti anziani e/o obesi.

A che valori bisogna preoccuparsi?

La pressione arteriosa è riassunta da due misure, sistolica (pressione massima) e diastolica (pressione minima), che dipendono dal fatto che il muscolo cardiaco si contrae (sistole) e si rilassa (diastole) tra un battito e l’altro. La pressione sanguigna normale a riposo è compresa tra i 100 e i 140 mmHg di sistolica e tra i 60 e i 90 mmHg di diastolica.

 
Valori di pressione arteriosa                               Sistolica/diastolica
PRESSIONE BASSA (IPOTENSIONE)            <   50/33 mmHg ( PERICOLOSA)
PRESSIONE TROPPO BASSA                     <   60/40 mmHg
PRESSIONE BASSA                                            <   90/60 mmHg
PRESSIONE ARTERIOSA OTTIMALE             <  1 5/75   mmHg
PRESSIONE ARTERIOSA ACCETTABILE       <  130/85 mmHg
PRE-IPERTENSIONE                                          <  130-139 / 85-89 mmHg
IPERTENSIONE DI STADIO 1                           <   140-159 / 90-99 mmHg
IPERTENSIONE DI STADIO 2                          <   160 / >100 mmHg
IPERTENSIONE DI STADIO 3                          <  180/110 mm Hg ( PERICOLOSA)
 

Perché l'ipertensione è pericolosa?

Quando un individuo soffre di ipertensione arteriosa  le pareti dei suoi vasi sanguigni sono costrette a sopportare forti sollecitazioni che, quando diventano particolarmente elevate, possono provocarne la rottura, con conseguente emorragia, come ad esempio avviene in alcuni tipi di ictus cerebrale. Durante una crisi ipertensiva, la pressione esercitata dal sangue, unita ad un flusso alterato, può inoltre determinare la rottura di una placca aterosclerotica con conseguente embolo e trombosi, capaci di determinare patologie gravi come ad esempio l’infarto del miocardio. Infine il cuore si trova costretto a contrarsi cronicamente contro una resistenza troppo elevata, e ciò causa alterazioni anatomiche che possono portare all’insufficienza cardiaca.

L’ipertensione arteriosa è tra i più importanti fattori di rischio vascolare ed aumenta il rischio di patologie cardiovascolari potenzialmente mortali. Per questo motivo è importante misurare la pressione periodicamente, sopratutto per chi è sovrappeso, fumatore, diabetico, ha alti livelli di colesterolo se si hanno casi di ipertensione, ictus o infarto in famiglia. In ogni caso dai  40 anni in poi  è consigliabile un monitoraggio periodico.
Francesca Cifariello
FraCy

ABBASSO LA PRESSIONE

Conclusa con successo la campagna di screening e di educazione sanitaria " Abbasso la pressione ! " varata in occasione della giornata mondiale contro l' ipertensione arteriosa. Hanno partecipato seimila farmacie in tutta Italia raccogliendo ben 50.000 test. L’ obiettivo di sensibilizzare i cittadini sulla necessità  di tenere sotto controllo la pressione e adottare stili di vita sani,  informandoli sui rischi connessi alla pressione alta, e di raccogliere informazioni statisticamente significative utili ad una corretta programmazione sanitaria è stato felicemente raggiunto grazie all' impegno della rete delle farmacie italiane.
F.
LA FARMACIA
IL “NEGOZIO DEL BENESSERE”
SEMPRE APERTO

Entrare in una farmacia non vuol dire semplicemente acquistare un farmaco. Entrare in una farmacia vuol dire compiere il primo passo verso un percorso di salute. Quante volte vi siete rivolti al farmacista per un consiglio, un suggerimento, un semplice parere: di fronte a voi avrete sempre incrociato un professionista in camice bianco nei confronti del quale riporre massima fiducia. Ma la “farmacia moderna” è diventata anche un centro di servizi per il cittadino: da anni, oramai, in farmacia è possibile prenotare un esame clinico presso una struttura sanitaria, controllare la propria pressione arteriosa, o ancora avere notizie ed informazioni su campagne vaccinali o di prevenzione in genere, avendo sempre una risposta auto-revole. Con il DiaDay, le farmacie italiane fanno un ulteriore passo verso i cittadini; non si tratta, stavolta, di un servizio offerto su iniziativa del farmacista, bensì di uno screening voluto dal Ministero della Salute ed organizzato da Federfarma nazionale, coinvolgendo tutte le farmacie italiane. La consapevolezza pubblica del vasto problema del diabete, delle conseguenze di un’alterazione del proprio stato fisico che coinvolge tutta la famiglia del cittadino diabetico, è un momento, tra l’altro, di forte testimonianza del valore della rete
delle farmacie disposte capillarmente sul territorio quali luogo di salute, di benessere, e sempre più anche di prevenzione, perfettamente integrato e collegato con tutti gli altri servizi sul territorio. La prossima campagna di prevenzione sarà probabilmente dedicata alla carenza di ferro. Il farmacista, insomma, da dispensatore del bene farmaco sta virtualmente “scavalcando” il banco per venire incontro elle esigenze del cittadino; la farmacia, dal canto suo, afferma il proprio ruolo di cerniera tra le esigenze della comunità ed il sistema sanitario. La prossima sfida? Vedere i farmacisti lasciare i propri locali per uscire “in strada” con ulteriori iniziative di prevenzione… Qualcosa, anche in questo senso, comincia già a muoversi.

Michele Di Iorio

I cittadini danno un dito…
Il farmacista dà una mano

Secondo le statistiche almeno un milione di italiani è affetto da diabete e non lo sa… Eppure bastano pochi secondi per misurare la propria glicemia e scoprire se si è un soggetto a rischio.

Dal 14 al 20 novembre sarà possibile effettuare il test gratuitamente in farmacia: si tratta di una semplicissima autoanalisi, una micro puntura di un dito, per scoprire il valore della propria glicemia, ossia la percentuale di zucchero nel sangue.

Il diabete, oramai a livello globale, può considerarsi una vera e propria pandemia: ecco perché dal 1991 è stata istituita la giornata mondiale del Diabete che cade ogni anno il 14 novembre. Quest’anno le farmacie italiane hanno voluto fare di più prevedendo un’intera settimana di controlli gratuiti: uno screening fortemente voluto dal Ministero della Salute che, per la prima volta attraverso le farmacie, conta di ottenere dati importanti soprattutto per la prevenzione futura. Ed allora perché non approfittarne? Trova la farmacia aderente più vicina a te sul sito www.federfarma.it

Tu ci metti un dito, il farmacista ti dà una mano!!

G.N
L’immunoglobulina antitetanica:
uno dei tanti medicinali mancanti


Capita, purtroppo, di subire una lacerazione magari durante una pratica sportiva o per un infortunio domestico; la prassi, in questi casi, magari dopo una visita al pronto soccorso, è quella di scongiurare complicazioni prescrivendo l’immunoglobulina.

Nei giorni scorsi, però, ad un trentenne napoletano, al pari di molti altri cittadini nel resto d’Italia, è toccato girare a lungo per reperire in farmacia l’antitetanica; qualcuno potrebbe pensare, erroneamente, che si tratti di una colpevole mancanza dei farmacisti. L’immunoglobulina, invece, è solo uno dei tanti “prodotti mancanti”: si tratta di alcuni farmaci che le farmacie, e le strutture sanitarie in genere, non riescono a reperire sul mercato in quantità sufficiente rispetto alla domanda. Anche i farmaci, purtroppo, seguono la logica globalizzata del libero mercato. Accade così, per criticità economiche, che le aziende produttrici preferiscano cedere i propri prodotti in una nazione piuttosto che in un’altra; da tempo è attivo un monitoraggio da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco sui prodotti carenti, ma il problema sembra ancora lontano dal trovare una soluzione.

Anche questa è Europa!
G.N
DOTTOR GOOGLE
E IL FARMACISTA SOTTO CASA
È di questi giorni la notizia del più grande sequestro, a livello mondiale, di farmaci venduti in rete: centinaia di migliaia di confezioni acquistate in ogni  angolo del pianeta, provenienti chissà da dove.
È un’abitudine, questa, oltre che spesso fuori legge, estremamente pericolosa. Acquistare un farmaco non è operazione assimilabile all’acquisto di un qualsiasi altro bene di consumo: un farmaco non è una merce comune, ma un mezzo attraverso il quale curarsi.
Operazione ancor più deprecabile, quella dell’acquisto online, se, come spesso accade, fa seguito ad una improvvisata autodiagnosi, al consiglio di un amico, al “sentito dire” o, peggio ancora, alla ricerca in internet. “Dottor Google” sembra essere diventato il moderno oracolo: chiedi ed avrai risposta, senza sapere da chi, senza conoscerne la professione. Non sempre, però, la risposta è quella giusta; non lo è soprattutto in campo medico scientifico. Ognuno ha le proprie variabili: età, peso, patologie, allergie, complicanze, stili di vita.  
Non esiste una cura per tutti indistintamente, ma esiste “la cura” per ognuno di noi: al medico, attraverso la diagnosi, la capacità di curare, al farmacista, attraverso il consiglio e l’informazione, la capacità di “prendersi cura”.
Iniziamo questa nuova “avventura editoriale” immaginando come nostri interlocutori i cittadini che ogni giorno, con fiducia, varcano la soglia delle nostre farmacie. La nostra idea di “servizo sanitario” è quella che vede il cittadino al centro, destinatario di servizi da parte di una farmacia sempre aperta, alla quale accedere senza filtri e senza bisogno di prenotazione con un professionista sempre in grado di accogliere persone e problemi, ascoltando le prime, risolvendo i secondi. Una sfida già vinta, questa, ma sempre pensando che tutte le cose fatte bene possono essere fatte ancora meglio.  
Michele Di Iorio
Presidente
Federfarma Napoli
              
UN FARMACO PER TUTTI
NAPOLI CAPITALE DELLA SOLIDARIETA’
In appena due anni sono state donate circa 90mila confezioni di farmaci. È il numero più importante e soddisfacente del progetto “Un farmaco per tutti”, un'iniziativa
dell'Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli, in collaborazione con Federfarma, la Curia ed il Santobono Pausilipon. I farmaci raccolti in farmacia attraverso gli appositi contenitori, vengono poi donati ad associazioni ed enti caritatevoli; insomma, grazie a questo progetto, i farmaci, piuttosto che "scadere" nel dimenticatoio degli armadietti delle nostre case, vanno a chi ne ha più bisogno.
Un’iniziativa modello, quella napoletana, tant’è che presto potrebbe diventare legge: la mozione proposta alla Camera dall’Onorevole Mara Carfagna ha visto il parlamento votare all’unanimità. La solidarietà napoletana, dunque si fa modello e così il sistema di raccolta dei farmaci che, peraltro comporta un grosso risparmio anche per lo Stato, ha avviato il suo percorso per diventare una vera e propria legge.
G.N
INFLUENZA STAGIONALE
NESSUN ALLARME, MA MEGLIO VACCINARSI
Arriva l’autunno e con esso, immancabile, il virus influenzale di stagione; i picchi, come sempre si registreranno in inverno, ma già dalla metà di ottobre parte la campagna vaccinale. Non sarà un'influenza stagionale particolarmente allarmante: gli esperti la definiscono di "media intensità", simile a quella del 2016.
Nulla di allarmante, dunque, ma comunque un'influenza da non sottovalutare, considerando che l'anno scorso, stando ai dati dell'Istituto Superiore di Sanità, ha messo a letto 5,5 milioni circa di persone, con un'incidenza di 93 casi ogni 1000 abitanti, con 162 casi gravi e 68 decessi.  
Ecco perché vaccinarsi resta la soluzione migliore di prevenzione: è vivamente consigliato agli over 65, a bambini ed adulti affetti da malattie croniche dell'apparato respiratorio (ad esempio asma) e circolatorio, o ancora altre malattie che aumentino il rischio di complicazioni. Particolarmente raccomandato, infine, per quelle categorie di lavoratori a stretto contatto con il pubblico e, soprattutto, per gli operatori sanitari.
G.N
Testata registrata presso il Tribunale di Napoli il 21 aprile 2015 al n° 25 Editore e proprietario: Filippo Cifariello
Redazione e preparazione via Marino e Cotronei 33- 80128 Napoli
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